martedì 21 gennaio 2014

Se telefonando...


Non esiste posto dove le persone non pensino di avere il diritto di parlare al cellulare. Diventato ormai un fido compagno di conversazioni, per lo più' inutili, lo ritroviamo ovunque. In ospedale, al cimitero, sui mezzi pubblici, in biblioteca, in palestra, in chiesa, al cesso.
La mia domanda è: ma queste persone soffrono di morbosa solitudine o amano solo rendere morbosa la nostra insofferenza? Certo è che a molti di loro piace essere al centro dell'attenzione. Adorano quel momento in cui la loro voce sovrasta il silenzio che li circonda.
Altra domanda: queste persone davvero non si accorgono che gli altri, quelli costretti ad ascoltare, sbuffano alzando gli occhi al cielo, pensando le peggiori offese, per una maleducazione così palese?
Davvero non immaginano che quelli seduti accanto a loro, e che magari stanno cercando di leggersi un libro in santa pace, stanno sperando che gli si brucino all'istante le batterie di quel maledetto telefono?
Sul serio non si rendono conto di quanta noia possa dare la loro voce nel silenzioso vagare all'interno di un museo, nella corsia di un ospedale o, nel peggiore dei casi, alla veglia funebre di un conoscente qualsiasi?
Sono letteralmente persi senza il telefono. Non ne possono fare a meno neanche durante quei sani momenti che dovrebbero dedicare a se stessi. Non ce la fanno a correre sul tapis roulant, occupandosi solo di scegliere la musica più adatta da infilare in cuffia. No, è fuori discussione rinunciare a chiamare chiunque per una comunicazione così urgente che non può aspettare il tempo di una ceretta. Per loro non è concepibile avere dei momenti così vuoti da riscoprire la bellezza del pensiero riflessivo.
 
La verità è che questi soggetti sanno e immaginano benissimo il fastidio che creano le loro conversazioni rumorose, le risate ridondanti, i fatti altrui raccontati in diretta come fossero in un salotto televisivo, ma non rinuncerebbero mai ai quei maledettissimi cinque minuti di riflettori puntati su di loro. Perché se telefoni vuol dire che conosci gente, se ti telefonano vuol dire che la gente ti cerca e nel mondo di oggi niente è più importante dell'essere cercati.
E' come se dicessero:
<<Lo so che infastidisco, anche a me da tanta noia quando lo fanno gli altri, ma starò comunque qui a far bella mostra della mia presenza, della mia simpatia, della mia gaiezza perché altrimenti, a telefono spento, nessuno si accorgerebbe di quello che sono>>.
<< Cioè, un cretino?>> Aggiungo io.





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