martedì 16 dicembre 2014

BookCrossing a tempo di tassametro

Giorni fa, rientrando da una breve visita a Roma, sono salita su un taxi e non ho potuto fare a meno di notare un particolare molto interessante per un lettore, di quelli che ti fanno venire i cuoricini negli occhi.
 
Attaccato proprio dietro al sedile dell'autista c'era l'avviso di una iniziativa che ho subito trovato attraente.
Nei taxi sono disponibili, infatti, dei libri che è possibile scambiare se ne portiamo anche noi, una sorta di book crossing viaggiante.
 
Ho sbirciato nella custodia del sedile trovando tre libri di vario genere ed ho rimpianto di non poter fare lo scambio. Il libro che avevo con me lo dovevo ancora finire.
 
La trovo una buona iniziativa perché è un modo per fare economia senza rinunciare alla lettura ed è anche un modo simpatico di affrontare una corsa in taxi. Se vogliamo proprio cogliere un altro lato positivo: sarebbe la prima volta che salite su un taxi e ne scendete con qualcosa in più.
 
Unico neo, almeno per me, ma so che siamo in tanti ad avere questo difetto, è il fatto che mi piace possedere i libri.
Anche nei casi in cui prendo in prestito un libro, da amici o in biblioteca, se mi piace lo devo poi acquistare e tenere nella mia libreria.
Capirete quindi, che per me è difficile separarmi da un libro e lasciarlo in balia di sconosciuti, senza sapere dove e come e in che mani andrà a finire.
 
Capita però che in mio possesso ci siano, per svariati motivi, più copie di alcuni libri e di questi potrei decidere che sia il caso di scambiarli con altri, il che mi sembra un'ottima idea.
 
Allora, cosa state aspettando, siete proprio sicuri di non aver bisogno di chiamare un taxi?