domenica 9 marzo 2014

Conto alla rovescia

Alla fine prima o poi ci si arriva al debutto ed eccoci qua, finalmente è arrivato il momento.
Domani ci sarà la prova generale e poi martedì 11 e mercoledì 12 la mia quarta commedia "La casa delle divine sorelle" andrà in scena.

Difficile da descrivere l'emozione che si prova in questi momenti.
Giornate intense di prove, impegno, costanza nell'andare avanti anche quando mille difficoltà si presentano alla porta. Ore di sonno perse, stanchezza, desiderio di staccare la spina.
Tutto inesorabilmente ripagato dal buio in sala che da il via all'apertura del sipario mostrando, come un destino ineluttabile, il proprio lavoro ad una platea fatta di persone, singoli individui che vedranno per la prima volta la nostra creatura.

Adesso mille dubbi si affacciano nei miei pensieri.
Piacerà? Non piacerà? Coglieranno l'ironia? Capiranno il mio intento?
In quell'ora e mezzo riusciranno ad apprezzare e comprendere tutto il lavoro che si nasconde dietro le quinte?

C'è la regista che come un direttore d'orchestra accorda i suoni di strumenti diversi per creare una sinfonia e tutto ciò che incornicia un lavoro teatrale, con collaboratori senza i quali uno spettacolo non si può dire veramente concluso.

E poi ci sono gli attori, i miei attori, persone in carne e ossa che nonostante lo scorrere delle loro vite hanno accettato di essere qualcun altro per un istante lungo mesi, i mesi in cui sono stati quel personaggio che grazie a loro muove i suoi passi sul palcoscenico per aprirsi al pubblico e dire finalmente:
"Eccomi, sono qua. Sono frutto della fantasia eppure esisto, sono una sfaccettatura delle vostre mille personalità".

Signore e signori, si va in scena